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giovedì 15 dicembre 2011

Mi sono data ai formaggi fatti in casa

Ho cominciato a fare i formaggi in casa e siccome i risultati NON sono catastrofici, come invece immaginavo, comincio a pubblicarne qualche resoconto per futura memoria e futura messa a punto dei risultati.

Sono già un paio di settimane che mi cimento e gli unici investimenti fatti fino ad ora sono stati questa bellissima spatola termometro e del caglio in polvere (di titolo sconosciuto) acquistato in farmacia.

Ho trovato in rete tantissimi articoli più o meno interessanti e raccoglierò oltre, in bibliografia, i migliori.
Dalla loro lettura ho imparato tante cose tra cui la più importante è che è MOLTO meglio partire da latte crudo. E manco a dirlo di fronte all'ufficio di Pio c'è una cascina che lo vende .... peccato però che poi non ho un marito che me lo compra!!
Ho però ovviato con questa mappa che mi ha permesso di trovare un distributore di latte crudo raggiungibile in bici da casa.

Le prime prove, senza caglio (perché non lo avevo ancora comprato), sono state:

- questo formaggio cremoso  con un risultato piuttosto modesto: era appena commestibile, troppo acido.
La verità è che ho fatto qualche "piccola" modifica agli ingredienti ... e allora forse è stata quella la colpa ... ;-)
[visto che avevo solo latte UHT, oltre alla panna acida ci ho messo anche uno yogurt... non è stata una gran pensata: era troppo acido anche se la consistenza e l'aspetto erano PERFETTI]
- visto che non era un granché invece di mangiarlo al naturale l'ho trasformato in questo e il risultato finale è stato davvero sorprendente: è piaciuto addirittura a Pio e Giulia!  Le palline le ho aromatizzate con un po' di peperoncino in polvere e poi le ho rotolate nell'erba cipollina secca, l'olio, poi, ovviamente era quello del nostro trullo!!
- qualche giorno dopo ho riprovato il formaggio cremoso seguendo il procedimento (quasi) alla lettera (niente panna) e il risultato è stato ottimo: praticamente 400 gr. di philadelphia da 1 l di latte parzialmente scremato.

Dopo l'arrivo del caglio e la scoperta del latte crudo ho fatto:

- questo formaggio  allo scopo di ottenere del lattoinnesto per usi futuri (ma adesso che ce l'ho, e ne ho congelato una quantitativo industriale, non trovo neanche una ricetta che lo preveda). Il formaggio fresco che è risultato era decisamente buono ed è stato apprezzato anche in famiglia.
- ho avviato poi la realizzazione dei tomini, nell'illusione di poter ottenere qualche cosa di vagamente imparentato con i loro omologhi piemontesi, ma ci spero veramente poco. Del risultato ancora non posso dire niente perché sono ancora in stagionatura.
- con il siero di entrambe le preparazioni e l'aggiunta di un poco di latte (meno di un litro) ho avviato la realizzazione della ricotta. Inizialmente ho tentato di farla rapprendere con una tazza di lattoinnesto e qualche goccia di limone, ma non rapprendeva minimamente. Allora spazientita ho cominciato ad aggiungere aceto di mele poco alla volta (un cucchiaino alla volta) ed al terzo cucchiaino ha cominciato a coagulare. Ero molto perplessa, temevo che l'aceto si sarebbe avvertito come sapore ... e invece nulla! Appena fatta, ancora tiepida era decisamente squisita. La mattina dopo ancora ottima e la sera decisamente buona. Purtroppo Giulia non è una fan della ricotta (ma se ne è comunque mangiata piu' di meta fuscella) mentre Pio da detto che era poco saporita. Io comunque sono rimasta più che soddisfatta e ho tenuto da parte in frigo parte del siero per vedere se la volta prossima sarà in grado di cagliarmi la ricotta.

Continuando a girare per la rete ho trovato degli spunti molto interressanti e quindi oggi mi sono lanciata nella preparazione del mascarpone e della mozzarella, sì, sì, avete letto bene proprio MOZZARELLA!!! 
Inizialmente il sito che mi aveva ispirato era stato questo, ma poi ho trovato un video in cui il tutto sembrava proprio facile facile e così sono partita su questa versione.
Al momento li ho tutti e due in preparazione e quindi del risultato scriverò in seguito.

Per essere sicura di poter riprodurre quanto ho fatto, o eventualmente mettere a punto per difetti vari, registrerò anche le ricette come effettivamente le ho realizzate indipendentemente dalla versione originale da cui ho preso spunto.


DA TENER PRESENTE:

Mani (attenzione alla pulizia delle unghie) e attrezzi utilizzati per la preparazione del formaggio (soprattutto i teli utilizzati per far scolare la cagliata) devono essere sempre perfettamente puliti e sterilizzati.

Il sale che si usa per le salature a secco o le salamoie non deve essere iodato.



SITI INTERESSANTI:

Un sito che mi ha veramente ispirata: http://www.faromagio.it/





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